Ieri sera l'ho rivisto. Era inevitabile, per quanto io voglia stargli alla larga viviamo sempre nello stesso paesino ed era prevedibile che ci saremmo incontrati presto. Peccato che nessuno ti regali un libretto d'istruzioni su come gestire una situazione del genere.
Era il diciottesimo compleanno di Lallo, un ragazzo bocciato e venuto nella mia classe il quale casualmente l'anno scorso era in classe con Fabs. Io, mio fratello (che giocava a basket nella sua stessa squadra) e Costi eravamo in ritardo di un'ora.
Appena arrivata ho subito notato la sua assenza e mi sono sentita molto meglio, sfortunatamente mezz'ora dopo era lì che si sedeva vicino al festeggiato. Da un po' Abdul aveva abbandonato me a favore di qualche altra anima più bisognosa, sempre che ce ne fosse una.
Il nostro tavolo era composto da tutti coloro con cui avevo passato il capodanno, con l'aggiunta di Costi e Iso-joe che si erano riprese.
Non c'era quindi da stupirsi se un'ora dopo essere arrivati eravamo tutti brilli e fumati.
Inaspettatamente stavo riuscendo a passare una serata tranquilla con gli altri, parlare con Iso-joe all'inizio era difficile per via del suo sorriso così contagioso che ogni volta era come una stilettata al cuore, ma mi ero abituata ed ero rassegnata a sopportarlo per il resto della mia vita.
Poi lui e il suo amico Lo sono venuti a chiederci per l'ennesima volta del fumo, Iso-joe era altrove che parlava con degli amici. Appena Lo si è allontanato Fabs è tornato a comportarsi come quella sera. Quella situazione mi irritava terribilmente, un po' perchè mi sembrava di essere una marionetta che lui stava usando per far soffrire Iso-joe, un po' perchè con i suoi modi gentili e le sue carezze sapevo che Fabs avrebbe fatto del male anche a me.
Questa volta, fortunatamente per me, non ero abbastanza ubriaca per cedere alle sue provocazioni e mi ero limitata ad un "lasciami stare" che mi era costato più di quanto mi aspettassi. In quel momento voltandomi avevo incontrato lo sguardo confuso dell'ultima persona che avrei voluto vedere. Iso-joe ci guardava mentre ci allontanavamo l'uno dall'altra. Per la prima volta Fabs mi sembrava in difficoltà, sarei stata compiaciuta di ciò se quella che ci aveva colto il flagrante non fosse stata la mia migliore amica. Ho deciso che per quella volta l'avrei salvato, soprattutto perchè anche io dovevo salvarmi o avrei perso per sempre la mia migliore amica.
Ho sfilato all'istante il pacchetto dalla borsa e ho finto che Fabs mi avesse chiesto una sigaretta per lo spino. Lui ha capito al volo e l'ha accettato con naturalezza. A quanto pareva Iso-joe se l'era bevuta e mentre io tornavo da Tina e loro andavano per la loro strada Fabs mi ha lanciato uno ultimo sguardo. Ho voluto interpretarlo come un ringraziamento per avergli salvato la faccia.
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